Tenute Orestiadi
Il Bianco di Ludovico
Un vino che celebra l’incontro tra il Mediterraneo e il Mondo, raccontando il sogno di Ludovico e il suo dialogo tra culture. Lo fa come solo un grande vino può fare, grazie all’unione tra il Catarratto, emblema dei bianchi siciliani, e lo Chardonnay, tra i varietali più conosciuti e coltivati in tutte le aree vinicole del pianeta.
Terra Nera
Sui dolci rilievi dell’entroterra trapanese si ritrova questa tipologia di terreno, ricca di sostanze limo-argillose, compatta e resistente alla siccità. Grazie alle sue caratteristiche si configura come habitat ideale per l’allevamento di numerose varietà di vite sia a bacca rossa che a bacca bianca e diviene per noi suolo perfetto per la coltivazione del Syrah e del Nero d’Avola, utilizzato, oltre che in purezza, anche in blend per l’Orestiadi Ludovico, vino dedicato a Ludovico Corrao e fiore all’occhiello della cantina.
Vinificazione
Dopo una criomacerazione a 4 gradi per 4 ore, si procede con la pressatura soffice a cui segue una fermentazione nata da lieviti spontanei, che dura venti giorni a temperatura controllata. Solo a questo punto Cataratto e Chardonnay si incontrano, diventando il blend del Bianco di Ludovico. Seguono 6 mesi di affinamento sui lieviti con 2 batonnage a settimana. Per i successivi 6 mesi, metà del prodotto affina in tonneaux di rovere francese, metà in acciaio. Riuniti i due, trascorrono altri 6 mesi in acciaio sur lies ed almeno 4 mesi in bottiglia.